RENZO E RENATO FENZO – VENEZIA
Il figlio Renato racconta le vicissitudini del padre, Renzo maestro vetraio, della rinomata scuola veneziana, emigrato in America e questo ha fatto sì, chiaramente, che lui nascesse in Cile.
“Nel 1950 Renzo Fenzo De Marchi, tecnico, nato a Venezia nel 1923, vetraio della scuola tecnica di Murano, mio padre, decise d’emigrare. Era direttore tecnico alla Vetreria Lodi di Torino.
Partì, perché firmò un contratto per due anni per montare e rendere attiva una vetreria a Santa Fe. Pensava che finito il lavoro di due anni, con il ricavato del contratto, sarebbe potuto ritornare in Italia, acquistare una casa e continuare a vivere nella sua Patria.
Nel Cile trovò un paese avventuroso, come piaceva a lui, ma per inesperienza, stipulò un contratto in pesos Argentini. Inoltre investì tutto il suo capitale per portare operai “Muranesi” che insegnassero il mestiere. Purtroppo durante il governo di Peron ci fu una grande svalutazione economica, e dati i problemi economici gli operai italiani non potevano mandare soldi alle loro famiglie e quindi decisero di ritornare in patria. Mio padre portò a termine il progetto, ma non ci guadagnò. A causa del grande orgoglio che contraddistingue i veneti, non ritornò. Decise di rimanere a Mendoza, dove insediò una fabbrica di “Mosaico Veneziano”, e vi lavorò fino al 1955. Aveva un contratto, in dollari americani e lavorò come direttore tecnico per la Cristal Yungay la vetreria più grande del Cile, in quell´epoca.
Se dovessi raccontare l’accoglienza prima in Argentina e poi in Cile, posso dire che in Argentina é stata immediata, specialmente dalla colonia d’origine Piemontese della zona di Santa Fe. In Cile l’accoglienza é stata veloce e l’inserimento nella colonia Italiana residente molto lieto.
Comunque, in Cile, i veneti, e in particolar modo i veneziani sono molto pochi, a Santiago con sorpresa, c’erano vecchi amici d’infanzia di Venezia, Gaetano Volpato, Roberto Fassioli, Guido Pavan e Riccardo Verzini (ritornato in Italia dopo sette o otto anni).
Per capire come sono vissuti mio padre e mia madre, Renzo Fenzo assieme a sua moglie Elda Tomas Pilot pure veneta, posso testimoniare che hanno continuato a usare il dialetto veneto nelle conversazioni tra di loro e con noi figli il dialogo é sempre stato in italiano, con me, Renato, con Roberto e Raffaele. Ora per i figli nati in America nelle conversazioni tra di loro, è di uso normale l´italiano e non lo spagnolo.
Ma tornando a mio padre, essendo vetraio Veneziano, dopo nove anni come lavoratore dipendente, in Cile, decise di mettersi in proprio, creando Cristal Art, l’unica vetreria artistica d’elaborazione manuale, “superstite” in Cile fino ad oggi, e diretta da due dei suoi figli.
Renzo Fenzo De Marchi mancò nel 2001 dopo cinquant’anni d’America, e oramai avendo più familiari in Cile, che in Italia, vi ci si trovava più a suo agio, in Italia andava saltuariamente. Ma conoscendo il grande amore che mio padre ebbe per la sua Italia non la dimenticò mai, la portava sempre nel cuore. E sono sicuro che se potesse tornare indietro cercherebbe di assicurarsi il ritorno nella madre patria.
Ora, la storia comincia a ripetersi visto che mio figlio Renzo Fenzo Rossi di ventitré anni dopo aver studiato ingegneria per quattro anni in Cile se ne é andato a studiare Ingegneria Meccanica Autoveicoli al Politecnico di Torino, e devo riconoscere che ho un po’ di malinconia perché credo che sia il primo passo della sua emigrazione verso la Madre Patria.
All’epoca c’erano solo tre industrie di questo tipo in Cile; attualmente siamo gli unici rimasti, con qualche difficoltà, però vivi e in giugno compiremo quarantaquattro anni.
Quello proprio dietro a mio padre è mio fratello Roberto che ora lavora per conto suo ed è veterinario, quello in mezzo è nostro fratello più piccolo Rafael che lavora ancora in azienda, e quello a destra sono io con un po’ più di capelli e meno canizie. È una foto che è stata usata per una brochure che ci mostra tutti intenti a lavorare su un modello di bicchiere, Valentina Champagne, che si chiama così in onore della mia prima figlia che è nata proprio quando ho disegnato questo modello. Valentina oggi ha ventinove anni e mi ha reso nonno di Matteo, che ha due anni ed è già iscritto al consolato. Sono stato fuori dall’azienda di famiglia per sette anni, poi quando è morto mio padre Renzo, il 25 gennaio 2001, data di nascita di mio figlio Renzo, che ha ventiquattro anni e sta studiando al Politecnico di Torino, coincidenza della vita, tornai a farmi carico dell’azienda di famiglia. Sono già passati sette anni, senza contare i dodici della tappa precedente.”
SVILUPPO DELL’IMPRESA NEL CORSO DEGLI ANNI
1963 | · Nasce Cristal Art e vi lavorano in gran parte maestri artigiani provenienti dalla Cristalería Yungay. |
1964 | · L’azienda inizia la sua produzione di calici, bicchieri e decorazioni lavorati a mano. |
1968 | · Per la prima volta, in Cile, sviluppo e produzione del vetro con basso coefficiente di dilatazione e resistente allo shock termico. |
1981 | · Viene incorporata la linea di produzione di articoli per l’illuminazione. |
1982 | · Il signor Renato Fenzo Tomas entra a far parte dell’azienda, con l’obiettivo di meccanizzare l’industria. Vengono sviluppati dei meccanismi per facilitare il lavoro manuale del personale |
1987-1988 | · La superficie dell’azienda viene triplicata. Vengono incorporate due nuove linee di produzione. Produzione semi-automatica di flaconi di alta qualità per profumi e cosmetici. In quanto alla decorazione, si aggiungono nuove tecniche per l’applicazione di loghi, filetti d’oro e altre soluzioni decorative. |
1989-1990 | · Sviluppo di un completo arsenale in Cristal Art, in particolar modo per quanto riguarda la produzione e conservazione di matrici e stampi necessari per la fabbricazione di flaconi raffinati. Incorporazione di linee importate di accessori per la casa e di illuminazione di riconosciuta qualità e disegno. |
1992-1993 | · Sviluppo e incorporazione di ECOCRISTAL, cristallo ecologico, riciclabile, senza piombo, sonoro, e di brillantezza e trasparenza superiore. |
Tratto dal libro “Destinazione Cile” di Flavia Colle e Aldo Rozzi Marin, pubblicazione promossa dalla Regione del Veneto, Assessorato ai Flussi Migratori e realizzata dall’Associazione Veneti nel Mondo, in partenariato con l’Associazione Veneta del Cile e l’Associazioni Imprenditori Veneti in Cile. (Tipografia Grafica Corma – Grisignano di Zocco, Vicenza. Maggio 2008)