Il LICEO MURIALDO Sistema d’istruzione cileno
È interessante capire come funzione il sistema d’istruzione in Cile e perché le scuole gestite da religiosi sono così importanti nel sistema educativo.
In Cile esistono tre tipi di scuole: pubbliche (amministrate dai governi locali), private (di fondazioni, ordini religiosi e corporazioni), e sovvenzionate (ovvero scuole statali, ma amministrate da privati). Il sistema scolastico prevede otto anni di scuola obbligatoria e quattro di scuola superiore. La scuola superiore è suddivisa in due categorie, una orientata verso un proseguimento degli studi e l’altra invece più specialistica a seconda dell’orientamento lavorativo. Le materie fisse, obbligatorie sono: scienze, storia, geografia, spagnolo, letteratura, lingue straniere, matematica, educazione civica, economia, educazione fisica, musica e arte. Gli studenti possono anche scegliere 3 o 4 corsi complementari da seguire in queste aree. Con la nuova riforma della scuola inoltre è richiesto agli studenti di partecipare ad almeno due attività extra-scolastiche tra quelle disponibili nella scuola frequentata, come lo sport, il volontariato, le arti. La giornata scolastica inizia solitamente attorno alle 8.30 del mattino e termina tra le 16.00 e le 18.00 dal lunedì al venerdì; alcune classi però rientrano anche il sabato mattina. Gli studenti di Intercultura sono solitamente iscritti all’anno corrispondente lo stesso livello della classe frequentata in Italia. I libri di testo vengono pagati dall’organizzazione nazionale o locale.
Padre Franco Zago Da Re accogliendoci nel suo ufficio ci spiega che il motto dell’anno ha in sé il valore della riconoscenza. E ci dice. “Sono arrivato qui nel febbraio del 2007 e devo dire che come prima impressione, mi sono sentito subito a casa, sia come ambiente che come collaboratori. Sono arrivato io perché era importante avere un direttore ecclesiastico. Qui ho notato subito che le persone e gli alunni sono molto affettuosi. Qui formiamo giovani che vivono nel “presente storico”. Io ho avuto molte esperienze con i giovani di mezzo mondo, e posso dire che, dal mio punto di vista, sono uguali dappertutto. Qui la punizione è semplicemente “chi rompe paga”, anche socialmente. Abbiamo circa 1500 alunni. La nostra pedagogia è educare il cuore. In Cile i sacerdoti sono molto considerati e rispettati. Mi trovo così a mio agio qui che ho piacere di rimanerci fino alla fine dei miei giorni.”
Tratto dal libro “Destinazione Cile” di Flavia Colle e Aldo Rozzi Marin, pubblicazione promossa dalla Regione del Veneto, Assessorato ai Flussi Migratori e realizzata dall’Associazione Veneti nel Mondo, in partenariato con l’Associazione Veneta del Cile e l’Associazioni Imprenditori Veneti in Cile. (Tipografia Grafica Corma – Grisignano di Zocco, Vicenza. Maggio 2008)