MARY TESSAROLO – Galliera Veneta – Padova
Mary, un’artista veneta emigrata in Perù. È nata il 20 agosto del 1947 a Galliera Veneta, in Provincia di Padova, paese dedito all’agricoltura ed industria, dice lei.
La sua famiglia era originaria di Borso del Grappa, ma si trasferì poi a Galliera Veneta, dove si affermò nel campo industriale ed agrario, in un’epoca, e in un Paese che risentiva dell’effetto della Prima Guerra Mondiale.
Mary, Maria Rosa per l’anagrafe, dopo aver vissuto un’infanzia difficile per l´effetto devastante legato alla situazione post-bellica (1939-45) e per la perdita prematura di suo padre, quando aveva appena compiuto sei anni, si dedicò a spaziare, con le sue doti artistiche innate, nell’uso del colore e nello scrivere i suoi primi versi poetici.
Dopo aver conseguito il Titolo Professionale di “Assistente di Comunità Infantile, esperta in agronomia, infermiera volontaria della Croce Rossa Italiana”, frequentò la facoltà di Psicologia all’Università di Padova.
In Perù, inoltre conseguì il titolo di Promotrice Culturale all’Istituto Nazionale di Cultura e le specializzazioni di “Conciliatrice Extragiudiziale e Negoziazione Internazionale”.
Parlando della famiglia, bisogna ricordare che anche suo fratello Ruggero andò a Trujillo, la seconda città più importante del Perù, capoluogo della regione de La Libertad. È stato premiato nella 58esima Cerimonia di riconoscimento dei padovani che hanno onorato l’Italia nel mondo, il 21 dicembre 2008 al Centro Congressi “Papa A. Luciani” di Padova. Erano presenti Vittorio Casarin, Presidente della Provincia e Flavio Zanonato, Sindaco di Padova.
Ma tornando a Mary, è madre quattro volte, e ha dovuto affrontare l’immenso dolore della perdita della figlia Ilaria.
Lo studio, l’Arte ed l’interesse Socio-Umanitario hanno intessuto la sua vita e per le sue molteplici attività, le hanno attribuito prestigiosi riconoscimenti, Titoli Onorifici ed Accademici, fra questi: Ambasciatrice Internazionale per la Pace, la Cultura, le Scienze e l’Arte (con l’approvazione dell´UNESCO), Cavaliere dell’Ordine Bizantino del Sacro Sepolcro, Senatore Accademico dell’Accademia Dei Micenei, Accademico del Centro Studi UNIVERSUM in Svizzera, Cavaliere dell’Arte, Il Quadrato. In Perù, ricevette il titolo di Membro Onorario dell’Istituto Italiano di Cultura, Cavaliere dell’Orden de la Legión Andrés A. Caceres Dorregaray e il titolo dell’Accademia Euro-Afro-Asiatica del Turismo. Infine è da ricordare che Mary Tessarolo nel 1993 é stata premiata con l’equivalente all’Oscar d’oro italiano: “Premio NASCO” consegnato al personaggio dell’anno per Meriti Artistici-Culturali ed Umanitari.
Dopo aver elencato i vari riconoscimenti entriamo in quella che è la sua storia dell’emigrazione. Mary partì dal Veneto con destinazione Perù nel 1992. Racconta che l’impulso ad espatriare non nacque dalle difficoltà di una situazione economica precaria o per migliorare nel campo del lavoro. Basti ricordare che il Perù, diversamente dall’Italia che godeva di una buona economia, viveva una delle epoche peggiori della sua storia sia per ragioni politiche-economiche sia per la psicosi del “terrorismo” che turbava l’anima sociale e produceva conseguenze disastrose.
Mary, aveva comprato un biglietto aereo di andata e ritorno per il Perù, il viaggio intrapreso era per motivi familiari. Suo fratello, Dino Tessarolo, intraprendente impresario era emigrato in Perù, ad Iquitos, molti anni prima (29 anni di immigrazione), era deceduto improvvisamente e quindi fu necessario, secondo i suoi desideri proseguire con ciò che lui aveva iniziato. Fu così che Mary iniziò il suo viaggio che prosegue ancora a distanza di diciotto anni.
La Selva Amazzonica, tanto amata da suo fratello, risvegliò in Mary lo stesso amore per la natura e l’ecologia e quindi realizzò, come pioniera, un progetto imprenditoriale turistico per vegetariani, unico nel suo genere. Tale avventura durò sei anni anche se, nel suo cuore e nei suoi sogni, continua a vivere. Mary dal momento che non si occupò più dell’impresa si trasferì definitivamente a Lima.
In molte occasioni, partecipò ed organizzò vari eventi Artistico – Culturali nella capitale e così nella città di Trujillo (La Libertad).
È importante ricordare che fa parte dell’Associazione umanitaria Confraternidad Carcelaria del Perú”, dell’Associazione Civico – Patriottica Andrés Avelino Cáceres Dorregaray ed ha lavorato, come Assistente Volontaria nell’Associazione fondata da Madre Teresa di Calcutta, Misioneras de la Caridad.
Mary, a Lima, non ha avuto molte occasioni di conoscere il mondo degli Immigrati Italiani anche se, fra i suoi più “cari amici” ci sono dei discendenti genovesi e piemontesi. Una sola volta, via internet, ebbe l’occasione di connettersi con un immigrato padovano, era felice di questo “virtuale” contatto ma, molto presto si rese conto che il piacere di conoscerlo per parlare del nostro “mondo Veneto” e bere un “buon caffè insieme alla sua famiglia” non aveva avuto l’eco desiderato, le sue intenzioni erano “distinte”! Spesso, come tutti gli immigrati, Mary avrebbe il piacere de rincontrasti con la sua gente, con il suo mondo antico, fatto di grandi e piccole cose e il tenue sorriso di qualcosa che è già passato, ma vive ancora.
Il temperamento gitano di Mary, l’universale, come lei si definisce e come è scritto nella bandiera della “pace e amore universale” che ha ideato in Perù e presentato al Papa Giovanni Paolo IIº nel 2000. È la stessa Mary che spesso si rinchiude fra le sue braccia. I suoi occhi si fanno a volte più grandi e cercano, ancora, come quando era bambina, quella cima del Monte Grappa che poteva scorgere dal verde giardino della sua casa e che le alimentava, nel cuore, un sogno di una Patria e di un mondo che si nutre di Pace e Speranza.
Mary immigrante per amore! A volte, si chiede se valeva la pena d’andarsene, se valeva la pena di rendere “schizofrenica” la sua famiglia e la sua affettività e, nel dubbio, rimane frastornata mentre i suoi grandi occhi neri, umidi di lacrime, nuovamente si perdono fra il fascino della Selva e l’immensità dell’Oceano!
Tratto dal libro “Destinazione Perù” degli autori Flavia Colle e Aldo Rozzi Marin, pubblicazione promossa dalla Regione del Veneto, Assessorato Flussi Migratori e realizzata dall’Associazione Veneti nel Mondo (Camisano Vicentino (Vicenza), Tipografia Ga.Bo, Marzo 2010).