ARTURO DELL’ORO – cittadino onorario della città di Belluno
Medaglia d’oro al Valor Militare
Sergente pilota, decorato con la Medaglia d’oro al Valor Militare alla Memoria, per l’eroica azione in combattimento aereo compiuta nel cielo di Belluno il primo settembre 1917, che gli costò la vita.
Arturo Dell’Oro Caccia nacque a Vallenar in Cile, il 17 agosto 1896, da padre italiano e madre cilena. All’età di quindici anni il padre lo mandò a studiare meccanica in un istituto industriale di Milano e, successivamente, si iscrisse alla Scuola Aeronautica dove si laureò come pilota nel maggio del 1915. Non esitò ad unirsi all’esercito del re Vittorio Emanuele II e, grazie ai suoi meriti, presto divenne un sergente e gli fu conferita una medaglia d’argento.
Pilota alla Seconda Sezione dell’ottantatreesima squadriglia, durante una squadriglia di caccia nella zona del Cadore sfidò il nemico combattendo contro un Albatros austriaco; le mitragliatrici del suo “Nieuport” però mancarono il tiro, costringendo così Dell’Oro ad una discesa pericolosa.
La mattina del primo settembre 1917, mentre volava sopra Belluno, intercettò un biposto nemico e gli lanciò una raffica di colpi; nuovamente le mitragliatrici si incepparono e a quel punto si lanciò coraggiosamente contro la sua preda causando uno scontro spettacolare. Entrambi gli aerei caddero vertiginosamente avvolti nelle fiamme.
Ore dopo, alcuni soldati trovarono i corpi del cileno e dei due austriaci; i resti dei tre piloti furono sepolti con un’unica cerimonia e salutati dal capitano Felice Porro con parole di profonda ammirazione.
Un comunicato della Stefani del 9 settembre 1917 dava notizia che dal 2 agosto al primo settembre 16 apparecchi nemici erano stati abbattuti, che il capitano Baracca aveva conseguito la sua diciottesima vittoria e che il prode sergente Arturo Dell’Oro, il primo settembre, nel cielo di Belluno, aveva abbattuto un aeroplano austriaco cozzandogli contro con il proprio precipitando da grande altezza.
Come omaggio postumo il governo italiano lo decorò il 3 gennaio 1918 con la medaglia d’oro al valore militare con la seguente motivazione:
“Audacissimo pilota da caccia, infaticabilmente sorvolando le alte vette del Cadore, ardito fra gli arditi, inceppatasi la mitragliatrice, piuttosto che rinunciare alla vittoria, si slanciava contro il velivolo nemico (Albatros austriaco) e lo abbatteva con l’urto, precipitando insieme al vinto: esempio altissimo di coraggio e di mirabile abnegazione. Cielo di Belluno, 1° settembre 1917.”
Nel 1921 fu dato il suo nome al campo di aviazione di Pisa. Fece lo stesso anche la Scuola Italiana di Valparaíso, fondata nel 1912, adottando il suo nome eroico come modello per gli alunni. Così pure l’ aeroclub di Belluno “Arturo Dell’Oro” prende il nome dal sergente Arturo Dell’Oro.
Il 21 settembre 2017 si è svolta a Belluno la cerimonia di commemorazione.
Presenza pag. 12, 1 ottobre 2017
Tratto dal libro “Destinazione Cile” di Flavia Colle e Aldo Rozzi Marin, pubblicazione promossa dalla Regione del Veneto, Assessorato ai Flussi Migratori e realizzata dall’Associazione Veneti nel Mondo, in partenariato con l’Associazione Veneta del Cile e l’Associazioni Imprenditori Veneti in Cile. (Tipografia Grafica Corma – Grisignano di Zocco, Vicenza. Maggio 2008)