A FELTRE L’INCONTRO TRA IL PARCO OMORA (CILE) E IL PARCO NAZIONALE DELLE DOLOMITI BELLUNESI DEL VENETO
BELLUNO\ nflash\ – Un importante incontro ha avuto luogo il 28 dicembre scorso a Feltre, sede della direzione del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, unico parco pubblico della regione italiana del Veneto, tra il Presidente Benedetto Fiori e Ricardo Rozzi Marin, Presidente del Parco Etnobotanico Omora, centro scientifico e di conservazione bioculturale della Riserva della Biosfera UNESCO Cabo de Hornos, che si trova nell’estremo sud dell’America. I parchi sono uniti da un accordo di cooperazione firmato alla fine del 2006. Questa convenzione italo-cilena è stata promossa dall’associazione Imprenditori Veneti in Cile che fa parte dell’associazione Veneti nel Mondo. All’incontro hanno partecipato insieme al Presidente Fiore, il direttore del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi Nino Martino, il consigliere Roberto Ferro, e il consigliere comunale della città di Feltre, Manuel Sacchet; la delegazione cilena era costituita oltre che dal Presidente del Parco Omora, Ricardo Rozzi Marin, dalla direttrice del Centro Universitario in Cabo de Hornos, professoressa Francisca Massardo, e dal Presidente dell’associazione Veneti nel Mondo e Console Onorario del Cile in Vicenza, Aldo Rozzi Marin. All’incontro è seguita una degustazione di prodotti agroalimentari del territorio del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, alla presenza di Oscar De Bona, Presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo.
Aldo Rozzi Marin, Console Onorario del Cile in Vicenza e Presidente dell’associazione Veneti nel Mondo
Benedetto Fiori, Presidente Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi
Professoressa Francisca Massardo
Ricardo Rozzi Marin, Presidente del Parco Etnobotanico Omora, centro scientifico e di conservazione bioculturale della Riserva della Biosfera UNESCO Cabo de Hornos,
Manuel Sacchet, consigliere comunale della città di Feltre;
Nino Martino, ex direttore del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi;
A FELTRE L’INCONTRO TRA IL PARCO OMORA (CILE) E IL PARCO NAZIONALE DELLE DOLOMITI BELLUNESI DEL VENETO
BELLUNO\ aise\ – Un importante incontro ha avuto luogo il 28 dicembre scorso a Feltre, sede della direzione del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, unico parco pubblico della regione italiana del Veneto, tra il Presidente Benedetto Fiori e Ricardo Rozzi Marin, Presidente del Parco Etnobotanico Omora, centro scientifico e di conservazione bioculturale della Riserva della Biosfera UNESCO Cabo de Hornos, che si trova nell’estremo sud dell’America.
I parchi sono uniti da un accordo di cooperazione firmato alla fine del 2006. Questa convenzione italo-cilena è stata promossa dall’associazione Imprenditori Veneti in Cile che fa parte dell’associazione Veneti nel Mondo.
All’incontro hanno partecipato insieme al Presidente Fiore, il direttore del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi Nino Martino, il consigliere Roberto Ferro, e il consigliere comunale della città di Feltre, Manuel Sacchet; la delegazione cilena era costituita oltre che dal Presidente del Parco Omora, Ricardo Rozzi Marin, dalla direttrice del Centro Universitario in Cabo de Hornos, professoressa Francisca Massardo, e dal Presidente dell’associazione Veneti nel Mondo e Console Onorario del Cile in Vicenza, Aldo Rozzi Marin.
Durante l’incontro Ricardo Rozzi Marin ha illustrato le attività di ricerca scientifica, di educazione e conservazione delle specie della zona australe cilena, e ha spiegato che il Parco Omora é coordinato dalla Fondazione Omora insieme con l’Istituto di Ecologia e Biodiversità del Cile, un centro de eccellenza scientifica, e l’Università di Magellano, la più australe del mondo. Inoltre, con l’Università del North Texas ha elaborato il Programma di Conservazione Bioculturale Subantartica. Il parco lavora per preservare la riserva della biosfera di Cabo de Hornos, e le sue attività si inseriscono nell’Agenda Internazionale per la Conservazione di Giardini Botanici. Il suo codice di identificazione internazionale come istituzione botanica, così come le sigle del suo erbario, è OMORA.
In Europa, oltre all’accordo di collaborazione con il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, ha un programma di attività con l’Associazione Imprenditori Veneti in Cile e con l’Istituto di Studi ambientali di Leipzig.
Il nome “Omora” proviene dalla lingua yagana e indica il colibrì (“picaflor” in spagnolo), l’uccellino tropicale che misteriosamente abita nel parco botanico più australe del mondo.
Ricardo Rozzi Marin ha ringraziato il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi per ciò che ha fatto a favore di Omora. Infatti, l’azione di informazione e divulgazione realizzata in Veneto ha portato un contributo importante per l’avvio e l’implementazione di un circuito unico per conoscere i licheni, i muschi ed epatiche che vivono alla fine del mondo australe. Questa flora è oggi al centro di una attività denominata “Ecoturismo con lupa nel Parco Omora” (turismo ecologico con lente d’ingrandimento nel Parco Omora) ed è stata oggetto di un progetto di studio che si è tradotto in un’opera editoriale sotto forma di libro fotografico e video-documentario, consegnato in copia al Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi in segno di riconoscenza.
Gli enti hanno espresso la volontà di continuare a sviluppare programmi di cooperazione nell’ambito delle politiche di interscambio internazionale tra le “Aree Protette”, approfondire la cooperazione nelle attività scientifiche, tecniche e di pianificazione territoriale; collaborare nei programmi di comunicazione e definire strategie e progetti di educazione ambientale, in particolare destinati ai giovani, e di promozione turistica ed economica compatibili con la natura del territorio e con la conservazione del patrimonio storico delle aree protette; di stimolo della partecipazione delle popolazioni residenti e di valorizzazione del volontariato nel settore dell’ambiente, riconoscendo, rispettando e preservando le differenze delle identità collettive.
Infine, è stata manifestata l’intenzione di presentare in Italia e in Cile durante l’anno 2013 la “Guida multietnica degli uccelli delle foreste subantartiche del Sud America” curata dal Parco Omora.
All’incontro è seguita una degustazione di prodotti agroalimentari del territorio del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, alla presenza di Oscar De Bona, Presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo. La visita si è conclusa con una tappa a Santa Giustina, comune di origine di Giustina Sacchet, nonna dei Rozzi Marin, legati alla terra bellunese anche da vincoli di sangue. (aise)
Sul fb dell’associazione dei Veneti nel Mondo: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.218075861558526.61480.207330955966350&type=3#!/photo.php?fbid=528289267203849&set=a.218075861558526.61480.207330955966350&type=3&theater
Guida multietnica agli Uccelli di Cile e Argentina
A Belluno il centro Piero Rossi ospita la presentazione di un originale volume
(Belluno, 25 Feb 13)
Martedi’ 26 febbraio 2013, alle ore 20.15, il centro culturale Piero Rossi in piazza Piloni, a Belluno, ospita la presentazione del volume: Guida multi-etnica degli Uccelli delle foreste subantartiche dell’America del Sud, di Ricardo Rozzi e collaboratori
Il volume sara’ presentato dal dottor Guido Coppari, che ha curato la traduzione dell’edizione italiana della guida.
Alla serata interverra’ l’Avv. Aldo Rozzi Marin, Console Onorario del Cile a Vicenza.
Il volume e’ una guida illustrata degli uccelli della zona australe del Cile.
L’argomento viene trattato in modo multidisciplinare, affiancando l’aspetto scientifico a quello antropologico.
Per ciascuna specie vengono infatti forniti i nomi tradizionali locali e racconti delle popolazioni indigene mapuches e yaganes, che abitano da millenni i boschi subantartici delll’America del Sud: gli ecosistemi forestali piu’ australi del mondo.
Il volume tratta una cinquantina di specie del territorio cileno e argentino, tra cui il picchio nero di Magellano, l’Allocco australe, il Martin pescatore dal collare, l’Ibis faccianera, il Colibri’ gigante e uno degli uccelli piu’ noti dell’area: il Condor.
Di ogni specie vengono indicati i nomi tradizionali in lingua yagan, mapudungun, spagnola, inglese, italiana e l’esatta nomenclatura scientifica, nonche’ la sua descrizione, gli habitat frequentati, le abitudini e la sua storia nella Regione. Completano le schede di ciascuna specie fotografie e mappe di distribuzione.
L’originale volume include anche due cd audio, che guidano il lettore alle vocalizzazioni degli uccelli e ai loro nomi nelle diverse lingue, includendo numerosi racconti yagan e mapuche sugli uccelli, trascritti direttamente a partire da interviste ad anziani di entrambe le comunita’.
http://www.parks.it/news/dettaglio.php?id=20702
Festa dei popoli in piazza
Atteso il console cileno
EVENTI. Domani la città si riempie di colori, suoni e sapori dal mondo
Il diplomatico dovrebbe partecipare al pic nic etico allestito nel verde del parco di villa Fabris
Venti organizzatori, trentatrè nazioni partecipanti e migliaia di visitatori sono attesi quest’anno per la quarta edizione della Festa dei Popoli, in programma a Thiene domani. Evento multiculturale per eccellenza, la manifestazione, fortemente voluta e potenziata dall’assessore all’integrazione Maurizio Fanton, porterà nelle piazze della città colori, suoni e sapori provenienti dai quattro angoli dell Terra, allo scopo di valorizzare le diversità e creare una preziosa rete di relazioni tra persone di differenti nazionalità, abbattendo così frontiere e pregiudizi. Già inserita da anni all’interno del “Giugno Thienese”, la kermesse punta, in questa edizione, a diventare un evento autonomo, forte dell’intenso lavoro portato avanti dalla commissione organizzatrice, composta da tredici italiani e sette stranieri. Proprio la presenza di una componente straniera molto attiva avrebbe consentito agli organizzatori di portare a casa un importante risultato: è di questi giorni, infatti, la conferma della visita del console del Cile in Italia e del proconsole onorario del Veneto. Entrambi dovrebbero prendere parte al fitto calendario delle iniziative: in programma una giornata ricca di attività, che inizieranno alle 11 con la cerimonia inaugurale in piazza Chilesotti, durante la quale le varie delegazioni si uniranno in una comune preghiera interreligiosa, proponendo canti e saluti nelle diverse lingue. Da lì i gruppi partecipanti sfileranno con i costumi tradizionali del proprio popolo e con le bandiere del paese d’origine fino al palco allestito nel parco di villa Fabris, dove si terrà il consueto pic nic etnico, cui parteciperà lo stesso console cileno. Al prezzo simbolico di un euro si potranno gustare piatti e specialità tipiche di ogni continente. Tanti i laboratori a disposizione dei visitatori, pensati per adulti e bambini: corsi d’argilla, fiabe dal mondo, lezioni di riciclo, di trucco per bambini e pittura con le mani. Tra i più attesi i laboratori di percussioni, treccine africane e tatuaggi all’hennè. G.AR.
01/07/2013
Festa dei popoli da applausi
THIENE. La gente in piazza testimonia il cambiamento progressivo di una società che è sempre più multiculturale. «Per andare d’accordo bisogna conoscersi e rispettarsi», ha detto il sindaco Gianni Casarotto Presenti 33 delegazioni nazionali
Musica, colori e sorrisi ieri, alla quarta “Festa dei Popoli” di Thiene, benedetta da cielo terso e sole splendente. Tantissima gente è scesa in piazza Chilesotti per accogliere le variopinte delegazioni provenienti da 33 nazioni, che hanno sfilato per le vie del centro in abiti tradizionali, per il grande happening multiculturale. L’iniziativa, organizzata dall’assessorato all’integrazione e realizzata da un direttivo composto quasi al cinquanta per cento da italiani e stranieri, ha contribuito, per una volta, ad accantonare pregiudizi e diffidenze e a festeggiare tutti insieme, mettendo in mostra
il meglio di ogni cultura. «È il primo anno che partecipo ed è davvero meraviglioso far parte di quest’iniziativa» racconta la giovane ghanese Asare Doris, in piazza con le amiche. Agghindate tutte con i coloratissimi abiti del paese africano, i popolari “kente”, le ragazze sono le responsabili del laboratorio di treccine, ospitato assieme a molte altre attività nel parco di villa Fabris. Lì, per il consueto picnic in compagnia, il gruppo ha preparato le specialità tipiche del Ghana, riso con carne e verdure, il grosso tubero chiamato yam e il platano, una banana consumata cotta. In costume folkloristico anche i rappresentanti della delegazione cilena, che indossano l’”huaso” e la “cina”, rispettivamente capi da uomo e da donna. Assieme al gruppo del paese sudamericano, che nel Vicentino conta circa 200 persone, non ha mancato l’invito il console onorario del Cile a Vicenza, Aldo Rozzi Marin. «Sono felice di vedere i miei connazionali abbigliati secondo la tradizione, un modo per celebrare la propria identità assieme a quella degli altri popoli».
http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Provincia/530965_festa_dei_popoli_da_applausi/
Incontro con il Ministro di Economia del Cile, Félix de Vicente,
Data e Luogo: 6 settembre 2013, Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore.
In data 6 settembre si è svolto un inontro con il Ministro di Economia del Cile, Félix de Vicente, a Milano, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. All’incontro riservato hanno partecipato. Oltre al Ministro, Il Console Generale del Cile a Milano, Guillermo Martinez Spikin, il Drtettore di ProChile, Branko Karlezi, l’avv. Aldo Rozzi Marin e i Professori Mario Maolteni, Elena Zuffada, Eugenio Caperchione e i dottori Fabio Petroni, Stefano Guidotti e Daniele Regolo.
L’AMBASCIATORE PALLADINO INAUGURA I NUOVI LOCALI DELL’ICE A SANTIAGO
Mercoledì 18 Settembre 2013 14:08
SANTIAGO\ aise\ – L’ambasciatore d’Italia in Cile, Vincenzo Palladino, ha inaugurato ieri, 17 settembre, alla presenza dei rappresentanti della collettività italiana, i nuovi locali dell’Agenzia ICE, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, situati all’interno di una dipendenza dell’Ambasciata.
L’operazione è stata condotta con un duplice obiettivo: il contenimento della spesa pubblica, grazie al risparmio del canone di affitto per i locali che erano in precedenza utilizzati dall’Agenzia ICE, nonché la creazione di nuove sinergie, grazie ad una più dinamica collaborazione tra l’Ufficio Economico e Commerciale dell’Ambasciata e l’Agenzia ICE, che opera come Ufficio per la promozione degli Scambi commerciali dell’Ambasciata d’Italia.
“Sono molto lieto di aver potuto, prima della mia partenza dal Cile, riuscire a portare a termine un processo di integrazione logistica che beneficia il “Sistema Italia””, ha dichiarato l’ambasciatore Palladino, ringraziando tutti coloro che hanno lavorato per concludere questa operazione, dal direttore dell’Agenzia ICE di Santiago, Giuseppe Manenti, a tutti i collaboratori dell’Ambasciata. (aise)