Guido De Nadai – Treviso
Francesco De Nadai, e il padre Guido
Nell’elenco degli imprenditori veneti presenti in Cile, un’impresa di rilievo da segnalare è l’impresa Unifrutti. Così abbiamo incontrato Francesco De Nadai che con emozione e orgoglio ci ha raccontato la storia del padre Guido De Nadai, nato a Cavaso del Tomba, in provincia di Treviso e sposato con Ermelinda Mondin, nata anche lei in provincia di Treviso, a Cornuda.
La famiglia si era trasferita in Eritrea, a Asmara, che all’epoca era unita all’Etiopia dove è nato Francesco, lavoravano nel settore della frutta. Ma nel 1974 una giunta militare, il Derg, depose l’imperatore Haile Selassie e creò un regime comunista, con a capo Haile Mariam Menghistu, che nazionalizzò tutti i beni e la famiglia fu costretta ad emigrare.
Su indicazioni di amici italiani, la famiglia guardò al Cile. Così nel 1977 Francesco De Nadai decise di viaggiare e conoscere il paese. Paese che lo colpì favorevolmente, per la serietà delle persone. Poche “baldorie” e voglia di lavorare, dice. L’anno successivo arrivò il padre, Guido, e cominciò a lavorare con David del Curto, Safco e Dino Pruzzo. Nel 1983 Guido De Nadai, fondò una delle maggiori compagnie produttrici di frutta al mondo, l’Unifrutti, con sede in Cile. Dal progetto iniziale di coordinare e controllare la qualità delle esportazioni di frutta, l’Unifrutti si è trasformata in una compagnia produttrice ed esportatrice di frutta fresca con imbarchi che superano i dodici milioni di casse l’anno e investimenti di oltre 120 milioni di dollari. Tale primato è il risultato di un sistema di organizzazione efficiente, flessibile e innovatore, ma anche del fatto che l’azienda, che vanta prodotti di prima qualità e un servizio eccellente, riesce a soddisfare le richieste del mercato mondiale durante tutto l’anno. I principali prodotti, in termini di volume, sono le mele e l’uva da tavola, seguite da kiwi, clementine, un’amplia varietà di nettarine, pesche, prugne, pere, ciliegie, cachi, melograni, limoni e molti altri prodotti. L’azienda Unifrutti ( http://www.unifrutti.cl ) ha fatto grandi investimenti in un Cile vasto (la cui lunghezza tocca i 4300 km), ricco di terre fertili e di uomini coraggiosi. Da Copiapó a Los Angeles la compagnia possiede più di 4500 ettari di piantagioni di frutta, strategicamente situate nelle zone più agricole del paese, e attraverso la sua filiale Univiveros è riuscita a sperimentare la produzione di numerose specie e varietà di frutta che poi sono state introdotte nel mercato: nuove varietà di clementine, melograni, ciliegie, summerkiwi o le mele Gala, l’uva Crimsom, Regal Seedless, Black Seedless, Midnight.
L’azienda Unifrutti è leader anche nel campo della tecnologia di ultima generazione: la taratura e la selezione della frutta in base al colore sono ormai operazioni computerizzate, così come sono presenti camere con grado di atmosfera controllato per conservare la frutta. Tutti gli impianti Unifrutti hanno superato le rigide norme del protocollo HACCP del Food Protection Program, ottenendo la relativa certificazione; allo stesso modo tutti i fornitori di frutta della compagnia hanno ricevuto il certificato che attesta la loro conformità ai protocolli EUREPGap, ChileGap, TNC relativi alla conformità delle pratiche agricole a norme socialmente responsabili. La Unifrutti possiede sette magazzini di frutta, dotati dei rispettivi impianti di imballaggio, strategicamente distribuiti in una fascia di terreno lunga 1000 km tra Copiapó, situato a 700 km a nord di Santiago, e Linares, 300 km a sud della capitale: in questo modo la compagnia trae numerosi vantaggi, dal poter sfruttare tutti i climi presenti nel paese, e questo le permette di poter rifornire il mercato mondiale di frutta fresca di prima qualità durante tutto l’arco dell’anno. I prodotti della Unifrutti vengono imbarcati verso mercati molto lontani come quelli di Hong Kong e della Malesia, ma anche verso paesi molto esigenti come l’Inghilterra e la Germania. Attualmente Unifrutti esporta il 24.1% della sua frutta nei paesi europei, il 27.6% negli Stati Uniti, circa il 17.2% nei paesi latino-americani, il 7.6% nel lontano Oriente e circa il 23.5% nel Medio Oriente, con il quale condivide il 50% di questa fetta del mercato.
I figli di Guido e Ermelinda sono: Nerina, Bianca, Alessandro, Giancarlo, Francesco, Danilo, Giuseppina, Anna Maria. E molti sono ormai legati al Cile. Giancarlo ha sposato una cilena. Anna Maria ha vissuto per due anni in Cile e Francesco va due volte all’anno in Cile
Tratto dal libro “Destinazione Cile” di Flavia Colle e Aldo Rozzi Marin, pubblicazione promossa dalla Regione del Veneto, Assessorato ai Flussi Migratori e realizzata dall’Associazione Veneti nel Mondo, in partenariato con l’Associazione Veneta del Cile e l’Associazioni Imprenditori Veneti in Cile. (Tipografia Grafica Corma – Grisignano di Zocco, Vicenza. Maggio 2008)