Enzo Destro e Lucia Sabadin – Padova
Enzo Destro e Lucia Sabadin, marito e moglie, sono nati a Padova ed hanno avuto due splendide figlie, Chiara e Silvia, anch’esse nate a Padova. Enzo, come si vede dalla sua immagine, è un uomo sicuro di sé che sprizza determinazione e spirito d’avventura grazie al quale è riuscito ad avere uno dei più rinomati locali del Perù e sicuramente la moglie non è da meno.
Ci racconta la sua avventura: “Quando nel 1999 sono partito per il Perù la situazione in Italia era nettamente migliore di quella odierna e sono partito perché ho visto una nuova ed interessante opportunità di investimento e uno stimolante cambio di vita.
Non sapevo che cosa avrei trovato esattamente. I primi due anni sono stato occupato nella costruzione di un hotel in mezzo a un deserto, in tutti i sensi. A Lima non c’era niente che tecnicamente potesse soddisfare un progetto come il mio. Immaginarsi a Nasca! Ho dovuto importare tutto, anche i bicchieri. Nel 1999 non c’erano calici per il vino, non c’erano prese di corrente con la messa a terra, non c’erano grossisti per materiale di hoteleria. Il Paese era, e in una certa misura e lo é ancora, indietro di 50 anni rispetto all’Europa. Ora si vede meno con l’entrata nel Paese di grandi Magazzini come Metro, Ripley e altri, ma sono tutti localizzati solo a Lima.
Quando sono arrivato ho cercato di inserirmi pian piano. Per otto anni ho fatto la spola con una media di dieci voli l’anno con Europa. Ho dovuto fare il Carnet de extranjería[1], Inoltre, per dire la verità non ho conosciuto molti veneti qui, tranne un vicentino che ha una trattoria a Miraflores e che mi ha fatto provare un ottimo baccalà. Avrei piacere di raccontare un fatto che mi è rimasto impresso. I primi anni di permanenza si insediò un ambasciatore padovano, Busetto, credo, e venni invitato all’Ambasciata per la festa del due giugno. Ricordo che andai con grande entusiasmo per vedere l’ambiente “italiano” in Perù. Con mio grande stupore gli unici invitati che parlavano italiano erano dei missionari del progetto “Mato Grosso”.
Ma ritornando al mio essere italiano e veneto, voglio ricordare che si sente anche nelle pietanze che cucino, infatti io ho un ristorante dove si può gustare del buon Grana Padano, del risotto con i funghi, dell’oca in onto, dei bigoli alla veneziana, e molti altri piatti.
Ora, dopo anni che abito in Perù, credo potrei anche tornare a vivere in Veneto, ci sono dei posti meravigliosi, anche se é cambiato molto negli ultimi dieci anni.
Dopo l’arrivo della prima ondata di albanesi e rumeni, non c’é più sicurezza. Io ho subito sei furti nel 2002 e i carabinieri facevano già orario d’ufficio. Alle cinque eri già fuori orario e non trovavi nessuno! Sulle bancarelle di Piazza delle Erbe parlano hindu o rumeno, nei bar Sotto il Salone i proprietari sono cinesi. Un bel sorriso, ma ci vorranno generazioni perché si possano integrare o farti un vero panino con tonno e cipolline!
Per quanto mi riguarda è stata molto difficile questa esperienza, devo essere sincero. Qui sei un “gringo” e se vieni con le buone intenzioni del “missionario” che vuole integrarsi e “aiutare”, vieni frainteso e ne approfittano immediatamente anche in modo pesante. Però che alle mie figlie piace questo posto, e probabilmente sceglieranno di vivere in Perù. Vedremo.
Ma parlando della mia attività di albergatore posso dire che mi ha dato molte soddisfazioni, basta leggere il libro dei commenti. Cantayo (www.hotelcantayo.com) é considerato un “Paradiso Terrestre”, complice il tempo, i colibrì, i fiori, gli alberi da frutta e molto altro ancora. Qui c’é il sole undici mesi l’anno e il clima é piacevolissimo. Come “rifugio” é ottimo. Siamo su 12 ettari e tutte le nostre coltivazioni sono “homeodinamiche” [2], non si usano fertilizzanti chimici né insetticidi. Ci sono oltre venti tipi di piante da frutto. Coltiviamo il grano per fare il pane, fagioli, ceci, mais, farro. Produciamo meravigliose marmellate e abbiamo molte piante medicinali “miracolose”. Il tutto é a disposizione dei nostri clienti.”
[1] Carnet de extranjería é il documento necessario per risiedere legalmente in Perù più di tre mesi ed é assolutamente indispensabile per aver la partita IVA, qui chiamata IGV, per operare commercialmente in Perù.
[2] Homeodinamica é una filosofia legata al pensiero di Stainer il fondatore della biodinamica applicata all’agricoltura. In pratica si applica la omeopatia alla biodinamica.
Tratto dal libro “Destinazione Perù” degli autori Flavia Colle e Aldo Rozzi Marin, pubblicazione promossa dalla Regione del Veneto, Assessorato Flussi Migratori e realizzata dall’Associazione Veneti nel Mondo (Camisano Vicentino (Vicenza), Tipografia Ga.Bo, Marzo 2010).